Sostegno nella gestione dei diversi eventi di criticità della relazione di coppia, riduzione della conflittualità in caso di separazione
” La costruzione del mio amore mi piace guardarla salire, come un grattacielo di cento piani o come un girasole. Ed io ci metto l’esperienza, come su un albero di Natale, come un regalo ad una sposa, un qualcosa che sta lì e che non fa male. E ad ogni piano c’è un sorriso per ogni inverno da passare, ad ogni piano un Paradiso da consumare…( I.Fossati) “
Il percorso di vita che caratterizza l’essere in coppia, proprio come accade per ogni individuo, é formato da fasi evolutive diverse che presuppongono una buona capacità di adattamento e il desiderio di cogliere sempre la prospettiva dell’altro, pur nel rispetto delle peculiarità di ciascuno.
Abbiamo, infatti, un primo momento, in cui, durante la fase di innamoramento, due individui gettano le basi per camminare insieme, vedendo nelle differenze individuali un’occasione di crescita e di arricchimento.
Si ha, poi, la fase della progettualità, in cui la coppia è impegnata nella condivisione di un progetto di vita comune, fase in cui, solitamente, vengono maturate scelte importanti e affrontati, dunque, dei cambiamenti significativi, come il vivere insieme, decidere di avere un figlio, modulare le proprie scelte esistenziali e lavorative in funzione del divenire ” famiglia”.
Successivamente, si riscontra la fase del consolidamento, nella quale la realizzazione pratica della progettualità precedentemente espressa, implica un continuo adattamento dei singoli per integrare nelle proprie vite e, contemporaneamente, nella dimensione di coppia, le scelte fatte insieme.
In seguito, quando la coppia si trova a vivere la fase della maturità, il focus sarà nella capacità di dare valore al percorso messo a frutto, nel lasciare i figli liberi di esplorare spazi diversi da quelli che hanno caratterizzato il territorio familiare e la loro base di sicurezza, nella spinta motivazionale a prefiggersi nuove mete, utilizzando come una risorsa il nuovo spazio a loro disposizione.
Quest’ultima fase é, per certi aspetti, simile a quella iniziale, perché se nei due momenti centrali del percorso, la coppia è protesa all’esterno, per poter realizzare il progetto di vita pensato, esse permettono invece un focus proprio sulle interazioni di coppia, ponendo la relazione all’interno del vissuto e dell’esperienza personale.
Perchè richiedere dei colloqui di psicoterapia?
All’interno di una delle fasi descritte sopra, la coppia, può attraversare momenti di criticità, legati ai contingenti momenti di vita e cambiamenti da affrontare o al fatto che, a volte, si possono perdere gli obiettivi prima condivisi e lo stare insieme può essere percepito come un limite alla libertà personale.
Qualunque sia l’intenzione che spinge la coppia a chiedere un aiuto psicologico, compreso il desiderio di gestire la conflittualità che segue la già avvenuta scelta di separazione, il terapeuta prova a consentire che gli individui dialoghino, partendo dai bisogni e dalle emozioni personali e non dall’accusa all’altro.
Il terapeuta offre un ascolto non giudicante e con la propria presenza media la conflittualità, in modo che possano emergere necessità, desideri, punti di vista capaci di invogliare i protagonisti ad ascoltarsi di nuovo.
In terapia la coppia, indipendentemente dalla scelta maturata in merito alla progettualità futura, si impara a sintonizzarsi su una musica nuova, nella quale si prova ad uscire dalla dimensione ” vorrei che tu…. Secondo me tu dovresti… Mi aspetto che tu…”, per entrare in una dimensione di maggior consapevolezza personale: “io mi sento….io avrei bisogno….”.
La rabbia, il risentimento, le aspettative deluse, infatti, bloccano spesso la comunicazione entro una gabbia all’interno della quale si finisce per dire sempre le stesse cose e, quindi, difficilmente si ascolta ciò che l’altro vuole dirci perché ci sentiamo aggrediti. Stare sui bisogni personali, anzichè sulla delusione suscitata dall’altro, aiuta a donare ossigeno e fluidità alla comunicazione che si è, invece, irrigidita a causa dei frequenti conflitti.